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lunedì 21 giugno 2010

Pignorata la cassa dei Beni Culturali in Lombardia

Riporto una notizia appresa oggi dalla dott.ssa Falchetti della Biblioteca Nazionale Braidense di cui non sapevo nulla.


“Vedi, non leggo i giornali” ho pensato e invece cercando su internet vedo che solo qualche piccolo trafiletto è comparso per i problemi legati alle aperture pasquali.

E’ possibile che una situazione di tale gravità non compaia sui quotidiani???? Di seguito la notizia recuperata da internet.



Totalmente paralizzata l’attività degli uffici del Mibac – il ministero dei Beni culturali e ambientali - in Lombardia e nello specifico della città di Milano per effetto di un pignoramento deliberato con sentenza n. 14374/01 del Tribunale di Napoli diventata esecutiva dallo scorso 26 gennaio 2010 e notificata lo scorso 4 febbraio al Mibac nella persona del ministro e alla Banca d’Italia in qualità di tesoriere dello stesso ministero.
La vicenda ebbe inizio nel 1974 quando venne predisposto un progetto per ricostruire alcuni fabbricati per civili abitazioni nella località Civita di Atripalda.
Da allora sono nati una serie di contenziosi che la sentenza ha giudicato in termini di “perdita del valore patrimoniale del fondo” che ha determinato un “ danno emergente” e per “lucro cessante “ per tutta una serie di canoni non resi a partire dal 1980. Il tutto incrementato degli interessi, spese e diritti vari.
Nelle settimane scorse sono stati emanati due atti di precetto datati 4 e 11 febbraio sino ad arrivare ad arrivare al pignoramento effettuato dall’ufficiale giudiziario dott.ssa Simona Del Beato in data 23 febbraio.
Questo ha bloccato tutte le risorse finanziarie del Mibac presenti in Lombardia (per ora nella città di Milano) per un importo di 114.354.983,00 milioni di euro.
In data 15 marzo si è tenuta una udienza presso il Tribunale di Milano ed il ministero dei beni ambientali e culturali non si è presentato e la discussione è stata aggiornata al prossimo 15 aprile.
Ovviamente siamo davanti ad una situazione di estrema gravità a cui va trovata immediatamente la soluzione perché già dai prossimi giorni gli istituti di Milano a partire dal Cenacolo e Brera ma anche tutte le soprintendenze, l’archivio di stato, la sovrintendenza archivistica regionale, la biblioteca e la stessa direzione regionale saranno costretti a chiudere i battenti poiché non possono disporre di un solo centesimo.



Silvia Berselli

(questa lettera è stata inoltrata alla lista s-fotografie giovedi 17 giugno 2010 dallo Studio Berselli)